mercoledì 29 aprile 2015

STRISCE BLU. RISPOSTA ALLA CORTESE LETTERA DEL SINDACO SU "Pozzuoli21"

Ill.mo sig. Sindaco
 del Comune di Pozzuoli

          Anzitutto La ringrazio comunque per la Sua, sia pure indiretta, risposta tramite "Pozzuoli21". Prima di passare al merito mi consenta qualche  nota circa i Suoi rilievi di “carattere personale” nei miei confronti. Lei dice che col mio presunto “sarcasmo” vorrei “sminuire l’attività di un Sindaco”. Nulla di più errato. Magari sbagliando avrò considerato dannosi i Suoi provvedimenti circa le strisce blu ma, nel far questo, non ho certo sminuito l’attività del Sindaco e la relativa capacità di influire positivamente o, a mio parere e limitatamente a questo caso, negativamente sulla vita dei cittadini. La ringrazio ancora per avermi degnato di una risposta dal momento che, a suo dire, preferirebbe
·        “rispondere a quei cittadini che si rivolgono allo scrivente semplicemente per avere un’informazione” (non sapevo che un Sindaco desse informazioni, grazie per la notizia, la prossima volta che mancherà l’acqua anziché telefonare all’acquedotto telefonerò direttamente alla S. V.; ovviamente scherzo – sorrida una volta tanto, La prego, l’autoironia è dei forti non dei deboli - ma è pur vero che è Lei, non io, in questo caso, a sminuire la Sua funzione)
·        ”per segnalarmi qualsivoglia criticità” (e cosa avevo fatto io?)
·        “o per scambiare qualche opinione su quelle che sono le problematiche che attanagliano la nostra città” (e ancora: e cosa di diverso avevo fatto io?)
·         “senza necessariamente rivolgere critiche fini a se stesse o estremamente tendenziose”. Qui mi permetto di chiederLe: quando è che una critica è fine a se stessa? Io avevo, tra l’altro, parlato di codice della strada calpestato, avevo citato l’articolo e il relativo comma, se non è d’accordo risponda sul punto altrimenti “critiche fini a se stesse” significa semplicemente intolleranza alle critiche “tout court” e le critiche, ribadisco, sono il sale della democrazia. E’ d’accordo con me un tale Voltaire … e scusate se è poco! Lei non fa altro che ribadire, per la seconda volta dopo il comunicato, che per Lei ci sono cittadini buoni (quelli che non criticano) e cittadini cattivi (quelli che criticano) mentre io, ingenuo, credevo che un Sindaco non dovesse fare discriminazioni tra i suoi amministrati. Quanto allo “estremamente tendenziose” vado sul vocabolario Treccani (Lei mi costringe a studiare) e trovo che per “tendenziose” si definiscono “finalità o interessi particolari o personali, per cui viene alterata la realtà oggettiva e la verità”. Ho parlato di stalli, di Codice della Strada, di sensi unici etc. cioè di cose su cui legittimamente possiamo avere opinioni divergenti ma che sono cose reali, non ho alterato nessuna realtà. Ovviamente, se nel vocabolario in uso al Comune vi è un significato diverso del termine “tendenzioso”, accetterò come sempre i consigli bibliografici in materia!
Dopo di ciò, nella Sua gentile lettera, Lei sembra passare dai rilievi personali al merito. Ammette che qualche aspetto del piano merita approfondimenti e dice che per altri aspetti avrei male interpretato le Sue intenzioni ma, ritiene “inutile e non costruttivo rispondere ad ogni singola osservazione” (penso si riferisca a quelle fatte, oltre che dal modesto sottoscritto, da varie espressioni della cittadinanza) “senza aver prima monitorato il piano generale”, si dice pertanto disponibile “solo successivamente” ad analizzare i suggerimenti provenienti da cittadini, associazioni, delegazioni etc. in quanto “l’arroganza e l’infallibilità non appartengono all’Amministrazione che ho l’onore di presiedere …” bellissime parole … se non fossero seguite da un codicillo: “anche se devo, mio malgrado, constatare che l’arroganza nel voler imporre la propria verità caratterizza molti individui”. (Sul termine “individui” mi soffermerò più avanti). Cosa vuole dire, che chi non la pensa come Lei è arrogante? Allora con chi è disposto a dialogare? Con quelli che la pensano come Lei? E che dialogo è quello tra persone che la pensano nello stesso modo? Sarebbe come dialogare con se stesso! Il “dialogo”, dice sempre il mio modesto dizionario Treccani, è costituito da “concetti opposti in tenzone su materia filosofica, religiosa, estetica, politica …”  ma arrendiamoci, ormai è evidente che io e il comune usiamo vocabolari differenti e il comune è avaro nel rivelare le proprie fonti bibliografiche! Quello che però dispiace, in quanto cittadino di Pozzuoli, è quel “non cambierei una sola parola di ciò che ho scritto alla cittadinanza sul Piano delle strisce blu”. Dunque conferma che Pozzuoli, è per Lei, come nel Suo comunicato stampa di riferimento, “Città abituata a non avere regole”, cioè che i cittadini puteolani sono incivili anche se hanno votato (contraddittoriamente) una classe amministrativa eticamente di livello superiore che si appresta finalmente a dar loro delle regole (altro che carenza di arroganza)! Ben diverso sarebbe stato, a mio modestissimo avviso, un approccio del tipo: “signori, così non si può andare avanti, diamoci una mano reciproca, amministratori e amministrati, per migliorare la convivenza in questa città”!
Dopo aver espresso le Sue “personali considerazioni” la S.V. passa ai pochi aspetti “tecnici” (il virgolettato è testuale) che mi interesserebbero riguardanti via Carmine e via Rosini (falso, avevo parlato di queste strade, perché le conosco meglio, a solo titolo esemplificativo). Ne deduco che ciò di cui mi ero lamentato nel resto della lettera e cioè l’essere stato, a mio parere, ignorato il Codice della Strada (art. 7, comma 8), e altre norme ancora, siano da Lei considerate quisquilie, pinzellacchere. Niente male per la “città dei diritti”! Mi informa quindi che  Via Carmine sarebbe stata declassificata, perché oltre l’ingresso di Villa Avellino non si può più andare, e di conseguenza non vi sarebbe alcuna incongruenza nel fatto che dove ieri la sosta intralciava il traffico e veniva sanzionata  ora non lo intralcerebbe più. Via Rosini invece, a seguito sempre dei nuovi dispositivi sul traffico, sarebbe interessata da un maggiore  flusso di traffico e quindi questo spiegherebbe l’impossibilità di prevedere stalli per la sosta su entrambi i lati. Ma né per via Carmine né per via Rosini quanto in teoria previsto  si verifica nei fatti. Mi permetto di consigliarLe di venire in zona per esempio verso le ore 13,00 – 14,00, quando chiudono le due scuole elementari e l’asilo presenti nelle vicinanze e scompaiono i due Vigili, la cui unica funzione sembra evitare, nelle sole ore in cui il traffico è meno intenso (ma  i posti per parcheggiare egualmente mancano)  tanto la “sosta” quanto la “fermata” su di un lato di via Rosini (la differenza codicistica tra i due termini è a loro del tutto ignota). Il flusso di auto è talmente forte che si parcheggia in ogni buco, tantissimi automobilisti vagano a lungo (attraversando anche la “declassificata” via Carmine) per trovare un posticino dove sostare il breve tempo necessario e l’inquinamento acustico e atmosferico (che il nuovo dispositivo, a Suo dire avrebbe ridotto) divengono egualmente intollerabili. Lo stesso alle ore tardo-pomeridiane del venerdì e del sabato. Il tutto esattamente come prima, quando la sosta era vietata su di un lato a via Carmine mentre si poteva parcheggiare su entrambi i lati a via Rosini. Tutte le evidenze empiriche smentiscono pertanto le sue delucidazioni "tecniche". Infine una domanda. Anche  via Solfatara e  via Terracciano, pur in presenza di un doppio senso e per giunta interessate da un flusso non solo urbano di traffico, sono state “declassificate” dal momento che sono comparse pure lì le strisce bleu dove prima imperversava il carro attrezzi?
La saluto infine, col solito rispetto dovutoLe, ma La saluto non da “individuo” ma da qualcosa di molto più, da “cittadino”, ed è questo un termine molto più ampio e non riducibile, nel nostro ordinamento democratico, da parte di nessuno, nemmeno da parte di un Sindaco!

Dott. Lucio D’Isanto