domenica 28 giugno 2015

IL SINDACO, IL PIE’ VELOCE ACHILLE E … NAPOLEONE (ovvero noterelle in margine al consiglio comunale del 26 giugno 2015)

IL SINDACO, IL PIE’ VELOCE ACHILLE E … NAPOLEONE
(ovvero noterelle in margine al consiglio comunale del 26 giugno 2015)
          Stanotte ho deciso (lo faccio da un po’ di tempo) di rubare qualche ora al sonno e di sottopormi al notevole sacrificio personale di ascoltare su youtube il chilometrico consiglio comunale dello scorso venerdì 26 c.m. Gli argomenti all’ordine del giorno erano di grande interesse per il sottoscritto che, a torto o a ragione, si sente vessato fin nel quotidiano vivere da decisioni di questa amministrazione comunale che ritiene arbitrarie e cervellotiche. Il primo argomento all’ordine del giorno riguardava le strisce bleu che ormai adornano tutte le strade di questa città in maniera tanto massiccia da costituirne una caratteristica fondamentale. Ormai, se Parigi è “La ville lumière”e Praga “la città d’oro”, possiamo invece definire Pozzuoli, parafrasando Gershwin, “La città in blu”; suggeriamo questo titolo ai nostri esìmi amministratori, chissà, potrebbe magari costituire uno slogan per attrarre turisti!
Confesso di non aver seguito il secondo punto all’ordine del giorno, dopo oltre cinque ore ero esausto! Sul primo punto il consiglio è stato interessante, la discussione talvolta appassionata e addirittura fin troppo calda, ma il momento clou, come succede ormai spesso, è stato per me rappresentato dalla replica del Sindaco. Il primo cittadino ha reiterato l’affermazione, già affidata ad un comunicato stampa di qualche tempo fa e che mi ero illuso e avevo persino sperato appartenere ad un addetto stampa di rigorosa formazione Kantiana. Come ha postato immediatamente in diretta Danilo Pontillo, ovviamente presente e cui non è sfuggita l’importanza della riaffermazione convinta del sindaco, la frase è questa: “…Questa è una città che non vuole le regole, vuole l'anarchia. Ognuno fa da sè..." per cui si ribella a chi, come questa Amministrazione, tali regole vuole imporre.
DUNQUE NON AVEVO SBAGLIATO, IN PRECEDENTI MIEI MODESTI INTERVENTI, A CAPIRE; I PUTEOLANI, PER IL SINDACO, SONO INCIVILI E LUI SI SENTE INVESTITO DEL MANDATO DI FAR LORO APPRENDERE A RISPETTARE LE REGOLE, CIOÈ DI CIVILIZZARLI! Le truppe cammellate e i “bravi” del sindaco che, in diverse pagine di Facebook, nei loro commenti hanno messo in dubbio esserci mai stata una affermazione del genere sono dunque serviti!
A questo punto una domanda mi sorge spontanea. Gli stalli bleu, come notato a onor del vero da taluni consiglieri, in dispregio di una specifica norma del Codice della Strada (art. 7 co. 8), sono in numero spropositato rispetto a quelli bianchi, e questo indipendentemente da ogni spiegazione dietrologica, pur accennata in consiglio e che chi scrive non è in grado di giudicare; numerosi stalli bleu sono nelle curve, altri in prossimità di ingressi e di segnali di stop; tutti questi (mancati) accorgimenti non sono raccomandati da cittadini petulanti ma dal codice stradale cioè da una legge ordinaria dello stato, e questo è un fatto e non un’opinione! Fatta questa precisazione come può – da un punto di vista logico – conciliarsi la pretesa che i cittadini rispettino le regole quando l’amministrazione per prima le calpesta? Non sono regole quelle dettate da leggi dello Stato? Un cittadino ignaro del C.d.S. non potrebbe essere indotto dai predetti comportamenti del Comune a pensare che sia lecito parcheggiare in curva o in prossimità di incroci o che possano essere apposte strisce bleu a completo arbitrio di chi amministra? E, ancora, come possono degli incivili aver votato in gran copia (e io tra di essi) persone che invece vorrebbero finalmente imporre delle regole? E le “regole” possono essere, legge dello Stato alla mano, illegittime e pertanto “irregolari”? Ci spieghi, signor Sindaco, questi palesi ossimori!
Tutti coloro che hanno studiato al liceo classico o scientifico, alle magistrali o in altro tipo di scuola un po’ di filosofia, si sono imbattuti nel famoso paradosso di Achille, detto “il pié veloce”, che gareggia in corsa con la proverbialmente lenta tartaruga, cui è stato concesso doverosamente un certo margine di vantaggio. Secondo Zenone di Elea (alias Velia, oggi in provincia di Salerno, rimaniamo dunque in Campania) il velocissimo Achille non raggiungerà mai la tartaruga. Lei dunque sig. Sindaco è un grande filosofo! Al paradosso di Zenone su Achille che non riesce a raggiungere la tartaruga Lei  aggiunge il paradosso delle “regole irregolari” e degli elettori incivili che eleggono quali propri rappresentanti chi li vuole civilizzare!  

Ma torniamo al consiglio comunale di cui sopra. Replicando a certe allusioni di un consigliere circa un paio di episodi specifici in cui si sarebbe verificata una carenza di trattamento uguale per tutti nell’attività di repressione degli “anarchici” comportamenti di cittadini e cioè di aver utilizzato in determinati casi due pesi e due misure rispetto ai cittadini normali (non entro nel merito perché non conosco i fatti specifici), il Sindaco ha risposto, in maniera poco simpatica e come correttamente riportato da Pozzuoli21, invitandolo: “ad azionare il cervello prima di venire a dire certe cose” (non tutti hanno le sue capacità intellettive, sig. Sindaco) perché, se “investito ufficialmente” di certe questioni dovrebbe chiudere un paio di attività e poi dire che è colpa del consigliere X (quello che ha denunciato i fatti). Sulla scarsa responsabilità di questa risposta, gravissima per la carica istituzionale da cui proviene, nulla avrei da aggiungere a quanto commentato da Pozzuoli21. Ma, ancora, ci spieghi il signor Sindaco come è possibile imporre regole … ma solo se “investito ufficialmente”; ma le regole non dovrebbero essere le stesse per tutti, sia che  sia investito ufficialmente, sia ufficiosamente o se non sia investito affatto del problema? E se non è a conoscenza dei fatti, qualora risultassero veri, quali iniziative dovrebbero essere prese nei confronti dei vigili che impongono il rispetto delle regole … ma non per tutti?
In calce al resoconto di Pozzuoli21, l’arch. Grande ha posto un commento che mi consento di riportare: “Sarei curioso di conoscere l'esatta definizione di essere <investito ufficialmente del problema>. Sono almeno due anni che denuncio, per iscritto e con firma, le numerose manchevolezze dell'amministrazione, eppure non è mai pervenuta una pur minima risposta. Cosa deve pensare la Cittadinanza”? L’arch. Domenico grande è un fedele lettore degli atti dell’amministrazione che in base a cogenti direttive dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) “devono” essere pubblicati on line. Il predetto professionista ha più volte notato qualche omissione, qualche allegato generico o appuntato a mano o mancante etc. Insomma ci sarebbe a suo dire una certa opacità più che trasparenza. Lo ha scritto ma alcuna risposta gli (ci) è mai pervenuta. Se la trasparenza è stata imposta è perché il cittadino possa controllare l’attività del suo comune, come è suo DIRITTO! Una risposta dall’amministrazione ai quesiti posti non sarebbe dovuta? Magari dei chiarimenti fugherebbero errati sospetti. Invece l’amministrazione tace e non chiarisce, rendendo opaca la trasparenza (visto che gli ossimori piacciono tanto …). Signor Sindaco, secondo Lei, questo è rispetto delle regole?
Infine due ultime note. Il Sindaco ha detto, sempre nel consiglio del 26/06 c.m., che i cittadini di Napoli e altre città trovano Pozzuoli molto migliorata da quando è da lui amministrata. Piccolo particolare, il giudizio lo devono dare i puteolani e non altri, e ciò anche se a suo dire sarebbero incivili!!!
Classica ciliegina sulla torta, il Primo Cittadino ha asserito che la valutazione tanto al suo piano antitraffico (rectius: “pro traffico”) quanto al suo operato in genere deve essere dato solo a completamento del tutto e ha testualmente affermato che “i posteri” daranno il completo giudizio. Qui la citazione non viene da noi, come nel paradosso di Zenone, un po’ arbitrariamente dedotta perché la citazione manzoniana del “5 maggio 1821” è esplicita (“Fu vera gloria? Ai <posteri> l’ardua sentenza)! Signor Sindaco, Manzoni si riferiva a un certo … Napoleone Bonaparte …!!!