La sera di domenica 4 ottobre, presso il
cd. Tempio di Serapide, sarà celebrata la XIX edizione del “PREMIO CIVITAS”.
Qualcuno, dando soverchia importanza alla modesta persona che è il
sottoscritto, blatera che chi scrive è capace solo di criticare e non vede le
tante cose buone realizzate “in” e “per” questa città. E’ invece col cuore
gonfio di orgoglio che dico che qualcosa di positivo, di molto positivo, si
riesce a realizzare anche in questi magnifici e, per molti versi sfortunati,
lidi.
Qualche
settimana fa, presso lo stadio di Antonino Pio, un’associazione privata locale (Malazé)
ha organizzato una replica di “Memorie di Adriano” testo interpretato dal
grande Albertazzi e basato sul celeberrimo romanzo omonimo della
Yourcenar e, giustamente, considerato un “ritorno a casa” del grande imperatore
che morì a Baia e cui Antonino Pio dedicò lo stadio.
Domenica
invece, nella splendida cornice del “macellum”, vera e propria icona di
Pozzuoli e, ahimè, del bradisismo, sarà consegnato il “Premio Civitas”
(produttore ne è, come sempre, il nostro Paolo Lubrano). Come è noto il premio
viene consegnato a puteolani o campani o a personaggi che abbiano avuto una
qualche relazione con la nostra città e che, essendo noti a livello sia nazionale che
internazionale, possono grazie al premio, trasformarsi in una sorta di
ambasciatori di Pozzuoli e dei Campi Flegrei nel mondo.
Il premio
quest’anno sarà consegnato a:
- · Samantha Cristoforetti, l’astronauta che è stata la donna che, in assoluto, è stata per maggior tempo nello spazio. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli e ha conseguito uno dei suoi vari titoli accademici presso la Federico II;
- · Al regista Giuseppe Gaudino, puteolano doc come ci ricorda il cognome, già autore di un film ambientato a Pozzuoli (il bellissimo “Giro di luna tra terre e mare”) nonché regista di un film che sta riscuotendo notevole successo nella sale cinematografiche in questi giorni, “Per amor vostro” e la cui interprete femminile, la bravissima Valeria Golino, è stata insignita della “Coppa Volpi” al Festival del cinema di Venezia quale migliore attrice protagonista (Servizi e interviste su questo film ho inviato ai miei contatti fb condividendo gli appositi articoli di “Altritaliani.net”, il sito italo-francese diretto dal nostro ex concittadino Nicola Guarino). Come molti sapranno Gaudino ha partecipato a molti ltri festival internazionali con le sue opere;
- · All’irpino-belga-francocanadese Franco Dragone, direttore teatrale di origini campane noto in tutto il mondo per il “Cirque du Soleil” che è parte importante ma non esaustiva delle sue importanti operazioni culturali. E che non ha dimenticato Cairano, il piccolo paese dell’avellinese (terra cara per motivi familiari a chi scrive) in cui è nato organizzando l’antologia di racconti di autori vari "Cairano. Relazioni felicitanti" poi pubblicati su “Il Mattino”.
Anche nella scelta
dell’autore dell’opera che sarà data come premio, Paolo Lubrano è stato molto
oculato. Si tratta dell’artista Lello Lopez, cioè di un artista della nostra
città ma la cui opera trascende gli angusti confini flegrei. Potrà piacere o
non piacere l’arte moderna, potrà piacere o non piacere l’arte di Lello Lopez
ma, signori, qui non si tratta del solito artigiano locale che dipinge, più o
meno bene, paesaggi locali di oggi o di ieri, tutti dignitosi, certo, e che
comunque adornano le pareti delle nostre case, la mia per prima, perché
comunque ricordano la nostra cara terra. Qui si tratta di un vero artista (e
che, ricordiamo, è tra l’altro è l’autore del monumento alle vittime di
Monteforte Irpino all’ex largo Palazzine)!
Nell’ambito della
manifestazione relativa al “Premio Civitas”, grazie alla cooperazione con lo
“Istituto di Cultura Russa Lermontov”, sarà ospitata anche la IV edizione del
“Premio Lermontov”, istituito dalla “Fondazione Lermontov” e che sarà assegnato
quest’anno al Teatro San Carlo ovviamente presente con la sua orchestra. Grazie
a questa collaborazione, l’intera manifestazione sarà ripresa da due network molto
diffusi in Russia e in tutti i numerosi paesi in cui sono presenti comunità
russofone (la WARP – World Association Russian Press e lo RBN (Russian
Broadcasting Network). Dunque, cosa importantissima, le nostre ricchezze
paesaggistiche e culturali avranno una ulteriore eco internazionale nei paesi
russofoni. Qui è da fare una necessaria precisazione. Ho degli amici in Russia,
ho avuto un caro amico russo, coltissimo, divenuto cittadino italiano e
prematuramente scomparso. So che il mondo di lingua russa è altamente
alfabetizzato (uno dei pochi meriti dell’estinto regime sovietico), amante
della letteratura, della musica e dell’Arte, tra le straniere soprattutto amano
quelle italiane e francesi. Tutto il contrario del messaggio superficiale che
lasciano passare i film commerciali hollywoodiani dove quasi mai manca il
personaggio del mafioso russo (come di quello italiano ieri) esaltando solo uno
dei tantissimi aspetti della complessa realtà russa. Dunque la doppia cerimonia
del “Premio Civitas” e del “Premio Lermontov” sarà vista da diversi milioni di
russofoni, cioè di una comunità emergente e affamata di bellezze culturali
anche italiane; non può non essere evidente il vantaggio diretto e, ancor più,
indiretto, che ne potrebbe derivare per la nostra città!
Infine, da notizie
in mio possesso (preciso che, non essendo un giornalista non ho accesso a fonti
di prima mano) sarà realizzato per l’occasione un sistema di illuminazione
bellissimo che valorizzerà vieppiù esteticamente il “Tempio di Serapide” e che
esso rimarrà a servizio del monumento e quindi della città. Una ulteriore buona
notizia! … e riconosciamo i meriti di Paolo Lubrano in particolare e
dell’iniziativa privata in generale … nella speranza che per il futuro gli enti
locali e quelli periferici dello stato centrale diano un più robusto aiuto!
P.S. Speriamo in un
progressivo allargarsi di consensi intorno alla richiesta (fatta dalle
associazioni di Ciro e Giovanna Di Francia) di recuperare agli spettacoli anche
l’Anfiteatro Flavio. Non ho molta competenza, ma non mi sembra versare in
condizioni disastrose e tali da richiedere incredibili sforzi. Già per
brevissimo tempo, nel 1983, il monumento divenne arena estiva del San Carlo,
poi l’acuirsi del bradisismo fermò tutto. Altrove gli enti locali avrebbero
fatto di tutto per un recupero del genere!