martedì 29 settembre 2015

… EPPURE NON MANCANO A POZZUOLI EVENTI POSITIVI … IL “PREMIO CIVITAS”.



      La sera di domenica 4 ottobre, presso il cd. Tempio di Serapide, sarà celebrata la XIX edizione del “PREMIO CIVITAS”. Qualcuno, dando soverchia importanza alla modesta persona che è il sottoscritto, blatera che chi scrive è capace solo di criticare e non vede le tante cose buone realizzate “in” e “per” questa città. E’ invece col cuore gonfio di orgoglio che dico che qualcosa di positivo, di molto positivo, si riesce a realizzare anche in questi magnifici e, per molti versi sfortunati, lidi.   
Qualche settimana fa, presso lo stadio di Antonino Pio, un’associazione privata locale (Malazé) ha organizzato una replica di “Memorie di Adriano” testo interpretato dal grande Albertazzi   e basato sul celeberrimo romanzo omonimo della Yourcenar e, giustamente, considerato un “ritorno a casa” del grande imperatore che morì a Baia e cui Antonino Pio dedicò lo stadio.
Domenica invece, nella splendida cornice del “macellum”, vera e propria icona di Pozzuoli e, ahimè, del bradisismo, sarà consegnato il “Premio Civitas” (produttore ne è, come sempre, il nostro Paolo Lubrano). Come è noto il premio viene consegnato a puteolani o campani o a personaggi che abbiano avuto una qualche relazione con la nostra città e che, essendo  noti a livello sia nazionale che internazionale, possono grazie al premio, trasformarsi in una sorta di ambasciatori di Pozzuoli e dei Campi Flegrei nel mondo. 
Il premio quest’anno sarà consegnato a:
  • ·        Samantha Cristoforetti, l’astronauta che è stata la donna che, in assoluto, è stata per maggior tempo nello spazio. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli e ha conseguito uno dei suoi vari titoli accademici presso la Federico II;
  • ·        Al regista Giuseppe Gaudino, puteolano doc come ci ricorda il cognome, già autore di un film ambientato a Pozzuoli (il bellissimo “Giro di luna tra terre e mare”) nonché regista di un film che sta riscuotendo notevole successo nella sale cinematografiche in questi giorni, “Per amor vostro” e la cui interprete femminile, la bravissima Valeria Golino, è stata insignita della “Coppa Volpi” al Festival del cinema di Venezia quale migliore attrice protagonista (Servizi e interviste su questo film ho inviato ai miei contatti fb condividendo gli appositi articoli di “Altritaliani.net”, il sito italo-francese diretto dal nostro ex concittadino Nicola Guarino). Come molti sapranno Gaudino ha partecipato a molti ltri festival internazionali con le sue opere;
  • ·        All’irpino-belga-francocanadese Franco Dragone, direttore teatrale di origini campane noto in tutto il mondo per il “Cirque du Soleil” che è parte importante ma non esaustiva delle sue importanti operazioni culturali. E che non ha dimenticato Cairano, il piccolo paese dell’avellinese (terra cara per motivi familiari a chi scrive) in cui è nato organizzando l’antologia di racconti di autori vari "Cairano. Relazioni felicitanti" poi pubblicati su “Il Mattino”.



Anche nella scelta dell’autore dell’opera che sarà data come premio, Paolo Lubrano è stato molto oculato. Si tratta dell’artista Lello Lopez, cioè di un artista della nostra città ma la cui opera trascende gli angusti confini flegrei. Potrà piacere o non piacere l’arte moderna, potrà piacere o non piacere l’arte di Lello Lopez ma, signori, qui non si tratta del solito artigiano locale che dipinge, più o meno bene, paesaggi locali di oggi o di ieri, tutti dignitosi, certo, e che comunque adornano le pareti delle nostre case, la mia per prima, perché comunque ricordano la nostra cara terra. Qui si tratta di un vero artista (e che, ricordiamo, è tra l’altro è l’autore del monumento alle vittime di Monteforte Irpino all’ex largo Palazzine)!

Nell’ambito della manifestazione relativa al “Premio Civitas”, grazie alla cooperazione con lo “Istituto di Cultura Russa Lermontov”, sarà ospitata anche la IV edizione del “Premio Lermontov”, istituito dalla “Fondazione Lermontov” e che sarà assegnato quest’anno al Teatro San Carlo ovviamente presente con la sua orchestra. Grazie a questa collaborazione, l’intera manifestazione sarà ripresa da due network molto diffusi in Russia e in tutti i numerosi paesi in cui sono presenti comunità russofone (la WARP – World Association Russian Press e lo RBN (Russian Broadcasting Network). Dunque, cosa importantissima, le nostre ricchezze paesaggistiche e culturali avranno una ulteriore eco internazionale nei paesi russofoni. Qui è da fare una necessaria precisazione. Ho degli amici in Russia, ho avuto un caro amico russo, coltissimo, divenuto cittadino italiano e prematuramente scomparso. So che il mondo di lingua russa è altamente alfabetizzato (uno dei pochi meriti dell’estinto regime sovietico), amante della letteratura, della musica e dell’Arte, tra le straniere soprattutto amano quelle italiane e francesi. Tutto il contrario del messaggio superficiale che lasciano passare i film commerciali hollywoodiani dove quasi mai manca il personaggio del mafioso russo (come di quello italiano ieri) esaltando solo uno dei tantissimi aspetti della complessa realtà russa. Dunque la doppia cerimonia del “Premio Civitas” e del “Premio Lermontov” sarà vista da diversi milioni di russofoni, cioè di una comunità emergente e affamata di bellezze culturali anche italiane; non può non essere evidente il vantaggio diretto e, ancor più, indiretto, che ne potrebbe derivare per la nostra città!

Infine, da notizie in mio possesso (preciso che, non essendo un giornalista non ho accesso a fonti di prima mano) sarà realizzato per l’occasione un sistema di illuminazione bellissimo che valorizzerà vieppiù esteticamente il “Tempio di Serapide” e che esso rimarrà a servizio del monumento e quindi della città. Una ulteriore buona notizia! … e riconosciamo i meriti di Paolo Lubrano in particolare e dell’iniziativa privata in generale … nella speranza che per il futuro gli enti locali e quelli periferici dello stato centrale diano un più robusto aiuto!  

P.S. Speriamo in un progressivo allargarsi di consensi intorno alla richiesta (fatta dalle associazioni di Ciro e Giovanna Di Francia) di recuperare agli spettacoli anche l’Anfiteatro Flavio. Non ho molta competenza, ma non mi sembra versare in condizioni disastrose e tali da richiedere incredibili sforzi. Già per brevissimo tempo, nel 1983, il monumento divenne arena estiva del San Carlo, poi l’acuirsi del bradisismo fermò tutto. Altrove gli enti locali avrebbero fatto di tutto per un recupero del genere!











   

martedì 22 settembre 2015

... DOVE I RESIDENTI IN UNA STRADA SONO GLI UNICI A NON POTERVI SOSTARE ...

       Egregio sig. Sindaco, mi accingo con la presente a scrivere l’ennesima, probabilmente  inutile, lettera  sull’ennesima ingiustizia di cui io e tanti altri residenti di via Rosini,  siamo vittime a seguito della cervellotica e per certi versi anche“illegittima” gestione delle strisce blu in questa zona.
       Il mese scorso, praticamente per costrizione, sono andato a ritirare il permesso di parcheggio a pagamento per i residenti. Dopo poco mi sono reso conto di aver pagato un ingiustificato balzello al Comune. Il perché glielo spiego di seguito. Sono andato, tramite il sito del comune, a vedere dove possono parcheggiare i residenti della zona “ZPRU SETTORE AZZURRO”, cui ho scoperto di appartenere (TABELLA 3.5 – PRINCIPALI STRADE DEL SETTORE AZZURRO), e, con una certa sorpresa ho scoperto quanto segue: 
11)    I residenti di via Carlo Maria Rosini sono tra i pochi a … non poter parcheggiare, nemmeno se muniti di regolare permesso, alla stessa via Rosini. Infatti per il lato dei numeri dispari e sino all’altezza del chiosco di giornali la sosta, su questo non breve tratto di via Carlo M. Rosini, è riservata ai residenti della ZTL1;
22)   La predetta tabella, erroneamente (?!) riporta che si potrebbe parcheggiare presso i numeri pari da 10 a 50. Falso! I VV. UU non fanno né sostare né fermare (sembrano anzi ignorare la differenza, prevista dal codice, tra sosta e fermata) all’altezza di questi numeri. Certo chi ha redatto materialmente la tabella ben sa che dal civico 10 al 50 non è stato mai apposto alcun divieto di sosta  ma, probabilmente, ignora che chi vi sosta viene contravvenzionato perché, essendo stata tracciata una linea di demarcazione della carreggiata,  parallela e molto prossima al marciapiede, i VV. UU. ritengono che la sosta lì sarebbe vietata – pur trattandosi di senso unico su  strada piuttosto ampia – forse (è uno degli arcani dell’Ente da Lei diretto) per intralcio (inesistente) alla circolazione. Del resto non vi sono, tra il 10 e il 50, stalli di alcun colore. Comunque sia neanche qui si può parcheggiare.(A proposito, ho fatto un po’ di ricerche e ho constatato che i giuristi del ramo ritengono che, linea o non linea di demarcazione, la carreggiata finisca col marciapiede … ma mi rendo conto che questi studiosi non hanno la competenza dei suoi “tecnici”)!
33)   Pur se non riportati in tabella, vi è un limitatissimo numero di stalli blu tra l’incrocio di via Carmine  e il civico 47, ma anche questo numero, striminzito rispetto alla popolazione residente … è in comune con la ZPRU Settore VIOLA!!! Quindi, mi scusi la terminologia un po’ volgare, o si ha il vero e proprio “colpo di mazzo” di trovare uno di questi pochissimi posti non occupati da altri residenti di queste DUE zone … o i residenti di via Rosini sono alla fine gli unici a non poter parcheggiare sulla propria strada!
44)    Fino a pochissimo tempo fa, i conoscenti mi chiedevano: “né Lù, ma tu abiti sempe ‘ncoppo o Carmine”? Da quando son nato (un decennio prima di Lei, sig. Sindaco) via Carmine e via Rosini sono sempre stati considerati un unico quartiere, quello appunto detto del “Carmine” e così anche ai tempi di mio padre e di mio nonno … ma ora sono intervenuti i mirabolanti “tecnici” del Comune di Pozzuoli e gli abitanti di via Rosini (ZPRU Settore azzurro) non possono parcheggiare a via Carmine (ZPRU Settore viola) né quelli di via Carmine a via Rosini! In compenso però i residenti di via Rosini, quelli cui è vietato parcheggiare nella strada di residenza … possono parcheggiare a Via Coste d’Agnano e via Vecchia delle Vigne, cioè a Cigliano … per fortuna la confinante città di Napoli è competenza di altro Comune altrimenti avremmo magari potuto parcheggiare presso l’ippodromo di Agnano o a Bagnoli!!! … io mica chiedo di parcheggiare sotto casa … ma neanche a due o tre kilometri!!!

Ma fin qui siamo nell’ambito delle opinioni che restano tali (anche se argomentate). Ciò che è irrazionale per me potrebbe non essere tale per Lei.  Dove invece si sconfina in oggettiva “illegittimità” da parte del Comune da Lei amministrato è nella ormai oltremodo palese, sempre più palese e priva di infingimenti, violazione dell’art. 7 co. 8 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 da noi, atecnici e profani, volgarmente definito “Codice della Strada”. Mi permetto qui di trascrivere la norma: “Qualora il comune … omissis … disponga l’installazione di dispositivi di durata della sosta … omissis … su parte della stessa area o su altra parte nelle IMMEDIATE vicinanze, DEVE riservare una ADEGUATA area destinata a parcheggio … omissis … senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. Mi può far indicare da qualcuno dei suoi collaboratori in materia dove si trovano, nella zona di Via Rosini “o su altra parte nelle IMMEDIATE vicinanze” aree parcheggiabili “senza dispositivi di controllo di durata della sosta”? Il Codice è chiaro ed è leggibile da chiunque, è una legge dello Stato, fino a prova contraria, e i “tecnici” che si occupano di sosta e traffico “dovrebbero” conoscerlo. Di certo questo Comune viola questa norma e per una amministrazione che vuole fare di questa città la “città delle regole” è una palese contraddizione con i propri propositi!!!
P.S. Qualche tempo fa, durante la notte, le mie auto erano parcheggiate “legittimamente” a Via Carmine sugli stalli, all’epoca, bianchi e “senza dispositivi di controllo della durata della sosta”. Il mattino seguente venne apposta segnaletica indicante che lì la sosta era divenuta oraria. Ovviamente coloro che avevano parcheggiato la sera prima che la segnaletica fosse apposta, non essendo dotati di capacità divinatorie, non sapevano che il mattino seguente sarebbero stati passibili di contravvenzione. Ma solerti VV.UU. o ausiliari del traffico provvidero ugualmente a sanzionare le auto già precedentemente (e al momento della sosta legittimamente) in sosta, tra cui le mie (sono molto sfortunato in questi tempi, o sono multato o trovo le ruote tranciate). Sarà questa pure la “città delle regole”  … ma ora Kelsen, Ross, Olivecrona, Carnelutti, Arangio-Ruiz, Crisafulli e gli altri maestri del diritto sono avvertiti … non hanno capito nulla del Diritto quando ci hanno insegnato che questo è irretroattivo … i “tecnici” del Comune di Pozzuoli ci informano che qui le norme possono anche essere retroattive … questa, signori, è la “città delle regole”!!!


martedì 1 settembre 2015

NOTE SU UNA LETTERA INVIATA A "POZZUOLI21" DA UN RICERCATORE PUTEOLANO RES. IN GERMANIA IN RISPOSTA AD UN'INTERVISTA A UN LAVORATORE PUTEOLANO EMIGRATO IN GERMANIA

        Egregio dott. D’Isanto (anch’io reco lo stesso cognome, magari siamo anche parenti), ho letto il suo interessante intervento di cui sopra e devo dirLe, con rispetto ovviamente delle Sue opinioni, che  suscita, da parte mia, non poche perplessità. Anzitutto, per meglio comprendere, sono andato a rileggere l’intervento del sig. Visone e nel farlo mi sono reso conto che le Sue note sono caratterizzate in  parte da una risposta, quasi punto per punto, allo stesso ma contengono anche  considerazioni di carattere generale di cui condivido solo alcune. Lei e il sig. Visone siete entrambi dei puteolani che vivono  da qualche anno in Germania e che qui tornano d’estate. Le esperienze messe a confronto sono pertanto del tutto simili (anche se ben diversi sono i motivi alla base del trasferimento) come pure i vostri giudizi, lusinghieri per le città tedesche, e che,a parte qualche differenza sul sistema di pagamento nei parcheggi, non mi sembra che differiscano molto! (Mi sono permesso, circa il piccolo particolare dei parcheggi, di inviare ad un mio amico, che vive da oltre trenta anni a Dusseldorf, un messaggio per chiarirmi anche questo secondario aspetto, ma non so se la risposta arriverà prima che finisca questo mio commento). Veniamo ai motivi di dissenso. Cosa significa che in Germania “la politica viene lasciata lavorare e tutti contribuiscono, nel loro piccolo, al bene comune”? Che gli amministratori non possono essere criticati? E allora a cosa serve l’opinione pubblica? E la libera critica non fa parte della democrazia? Interessarsi alle decisioni che, volta per volta, incidono sulla vivibilità di una città, interessarsi di come viene amministrata la “res publica” sarebbe un atto quasi incivile? Non so in Germania (ci sono stato tre volte, ma da turista) ma altrove in Occidente non ci si limita al voto, che poi viene dato all’esame di fatti e di  opinioni espressi ben prima e che contribuiscono alla valutazione “poi” espressa col voto (quindi non unicamente “al momento del voto si esprime il proprio giudizio” come da Lei testualmente affermato)! Altrove la stampa critica liberamente, le categorie manifestano liberamente, i sindacati lo stesso, si fanno petizioni e manifestazioni anche se  poi alla fine si vota. Lei ha detto di appartenere a SEL ma la sua concezione della democrazia ricorda, a me che sono un po’ più attempato di Lei, quella limitativa, anche se legittima, dei liberal-conservatori alla Malagodi! Lei poi, come anche Visone, riconosce che la questione dei mezzi pubblici non riguarda il comune e che in Germania i mezzi pubblici funzionano molto bene. Poiché i paragoni si fanno correttamente tra situazioni omogenee, una ZTL in un paese come la Germania, dove al ristorante si può comodamente pervenire coi mezzi pubblici (che non si ritirano per giunta alle 10,00 di sera come le nostre metro e cumane) e una ZTL a Pozzuoli comportano conseguenze, per ristoratori e cittadini, ben diverse! E dico questo senza entrare nel “merito” delle proteste (non sempre giuste secondo un mio “soggettivo” parere); ma indiscutibile è la “legittimità” delle proteste di una categoria che vive di questo e, in una zona deindustrializzata, dà da vivere a tanti! Lei poi è scusato sulla questione dei paletti perché negli ultimi tempi ha vissuto in Germania. Ma la polemica sugli stessi riguardava unicamente “alcuni” paletti, apposti in un secondo momento, che impedivano il senso circolatorio intorno a una rotonda (che dovrebbe essere creata per facilitare la circolazione), cosa ritenuta, a torto o a ragione, limitante l’accesso di mezzi di soccorso pubblici quali autoambulanze o mezzi dei Vigili del fuoco etc., e nulla aveva a che fare con l’accesso alla ZTL (vi sono per questo varchi dotati di fotocamere) o l’andare contro mano o altre inciviltà simili! Lei poi afferma che il “succo” del Suo pensiero è che “prima di criticare la <politica>” dovremmo fare “tutti un po’ di sana autocritica”. Sono d’accordo su quel “tutti”, cioè comprendendo e non escludendo l’Amministrazione (che Lei, ancora una volta riduttivamente definisce come la “politica” mentre, tra l’altro, anche la critica dell’Amministrazione è – latu sensu – politica). L’Amministrazione ha non pochi difetti infatti, anche se non appaiono “ictu oculi” a chi viene saltuariamente in questa città! Ne cito solo alcuni:
1)    Il Codice della Strada calpestato impunemente; cito solo esemplificativamente e non esaustivamente l’art 7 co. 8 C.d.S., cioè una legge ordinaria dello Stato che prevede una “adeguata” proporzione tra stalli “completamente” liberi, sia da oneri economici sia orari, e stalli a pagamento nella stessa strada o, se non possibile, in strade adiacenti (vedere – sempre solo per un esempio tra i tanti – la zona di via Carmine- via Rosini) e, a tal fine, Le domando: “gli enti pubblici calpestano le leggi in Germania”? E ancora Le chiedo: “quella che Lei chiama la “politica”, in questo caso, calpestando cioè le leggi, che esempio dà ai cittadini”? ;
2)    L’aver lasciato andar via, pur essendo stata aperta la possibilità contraria dalla normativa vigente,  l’ufficio del Giudice di Pace, cioè un presidio di legalità, da Pozzuoli è un atto che ha favorito la vivibilità della città? E l’aver messo nero su bianco, nel programma elettorale di centro-sinistra, il suo permanere in questa città per poi fare un “revirement” di 180 gradi è un atto edificante e democratico da parte di quella che Lei chiama “la politica” e io semplicmente “questa amministrazione”? Legga per favore la pag. 4 del programma elettorale del centro-sinistra per le elezioni locali del 2012, io non solo lo ho letto ma ho contribuito a scriverlo … e mi sento preso due volte per i fondelli, come altrove ho già scritto, la prima come elettore e la seconda come co-stilatore del suddetto programma. In Germania i programmi elettorali fanno questa fine?;
3)    Più volte, da un cittadino in particolare, ma col consenso di molti, sono stati chiesti chiarimenti sulla tenuta dell’Albo Pretorio circa numeri pretermessi, atti incompleti, allegati aggiunti a mano e/o sintetici etc.. L’Albo Pretorio, come sicuramente Lei ben sa, è quell’albo sul quale devono essere indicati, in ordine cronologico, messi on line a disposizione di tutti, TUTTI gli atti di rilievo dell’Ente Locale (appalti, concessioni edilizie, atti onerosi etc. etc.) e ciò sia per le varie norme sulla trasparenza sia per direttive cogenti dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione). Perché “la politica” non risponde? Perché è illegittimamente, su cose tanto importanti, opaca?
4)    Il sig. Visone, nella sua semplicità e sincerità, aveva posto delle domande sul mercato di via Fasano, un’opera costosissima che qualche tecnico ritiene fatta male e pure di dubbia conformità alle norme vigenti. Perché la “politica” non risponde?
5)    Porsi domande come quella dei punti 1), 2,) 3) e 4) (ma tante altre sono state fatte e ci sarebbero da fare), porre domande cioè precise e su fatti precisi (e senza risposte) è proprio sicuro che siano “populismo” o “qualunquismo”? Io sapevo (ma, pur laureato col massimo dei voti in Scienze Politiche, potrei essere ignorante in materia) che populismo e qualunquismo fossero termini per indicare semplificazione dei problemi e per proporre soluzioni generiche e facili a situazioni complesse. Qui invece sono state poste domande precise che richiedono risposte precise!
Io non ho il piacere di conoscere di persona né Lei né il sig. Visone ma ho una istintiva empatia nei confronti di chi si reca all’estero per fare ricerca o per guadagnarsi il pane. Proprio per l’istintiva simpatia mi permetto di farLe notare che è ovvio che una persona semplice come Visone usi termini semplici e meno puntuali di quelli di una persona molto più acculturata come Lei. Ma mi sembra che nel dire “basta con il fumo negli occhi” non abbia certo fatto del qualunquismo – populismo ma, senza volerlo, di avere detto ciò che più letterariamente Tomasi di Lampedusa  fa dire a Tancredi prima e al Principe di Salina poi ne “Il Gattopardo”: “bisogna cambiare molte cose perché nulla cambi”. Un turista vede forse una città un po’ trasformata (mica tanto) in superficie ma chi la vive …
Cordiali saluti
Lucio D'Isanto