Quando,
ormai purtroppo alcuni decenni fa, ero studente post-universitario presso la
Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, il professore di Macroeconomia
ci fece leggere e commentare l’articolo di un economista su non ricordo più
quale giornale. All’improvviso comparve una parola, all’epoca ancora molto poco
usata, “sinergia”. Studenti provenienti per due terzi dal liceo classico ne
capimmo il significato di chiara origine greca, come quella di tante altre
parole in uso in tutte le lingue di quell’Europa che vorrebbe bandire la Grecia stessa dal
proprio consesso. E’ il composto di “syn” (“con”, “insieme”) ed “ergo”
(“operare”, “lavorare”) quindi = a lavorare insieme, cooperare, collaborare.
“Non vi preoccupate – disse l’economista – l’autore ha inteso servirsi di un
linguaggio un po’ pomposo”. Da allora, grazie al potere persuasivo dei media,
il vocabolo è divenuto in poco tempo di uso comune, addirittura se ne fa un uso
inflazionato ed è giunto persino nel vocabolario di autore misterioso in uso
presso il Comune di Pozzuoli.
Di recente
Danilo Pontillo, sollecitato da un commerciante giustamente sdegnato, dalle
pagine di “Pozzuoli21”, ha denunciato il caso di diversi sacchetti a perdere,
poi pure apertisi, abbandonati in pieno giorno nella piazza principale della
nostra città. Dopo aver giustamente
stigmatizzato i numerosi incivili che vivono nella nostra città (ancora molti ma
in numero costantemente decrescente e certo non maggioritario, sempre comunque
troppi), ha invitato il sindaco,
giustamente, alla doverosa attività repressiva ma ha anche posto la domanda,
essendo stata l’immondizia abbandonata per diverso tempo: … “com’è che chi
aveva il compito di rimuoverla (l’immondizia) non l’ha portata via? Da lì la
“De Vizia” non passa? E’ zona franca? E’ territorio neutrale come la Svizzera”?
Ecco Signor Sindaco il succo del problema! E’ necessaria una “sinergia”, parola
che Lei spesso usa (sono divenuto un Suo attento esegeta) e che ben s’attaglia
a casi come questo! Casi non isolati, perché su “Pozzuoli denuncia” almeno una
frequentatrice della pagina ha lamentato una situazione simile. Per limitare
casi come questi sarebbe infatti necessario:
·
Reprimere
con i mezzi legalmente concessi i comportamenti incivili;
·
Denunciare
certamente l’esistenza di molti incivili nella nostra città;
·
Ma
anche rimuovere, da parte di chi è preposto, l’immondizia abbandonata. E se chi
a ciò è preposto è un privato (lautamente pagato dalla collettività)
controllare questo privato affinché faccia quel che deve!
SINERGICAMENTE!
L’attività incivile di alcuni
cittadini, da Lei spesso denunciata (ma con semplificante generalizzazione) non
deve e non può costituire un alibi! E’ necessario condannare i reprobi,
moralmente e materialmente, è necessario che i buoni cittadini isolino e
condannino gli incivili, ma ciò non esime l’amministrazione dal rimuovere il
prodotto delle loro malefatte né dal controllare chi a tale rimozione è
addetto! Anche nel più civile dei paesi c’è qualche incivile, altrimenti non si
spiegherebbe perché tutti gli ordinamenti, anche dei paesi più avanzati, prevedano sanzioni! Faccio un piccolo esempio. Certamente un buon cittadino non
deve buttare cartacce o cicche per terra ma ciò non esime chi di dovere di
apporre dei cestini per strada, di farli periodicamente svuotare (cosa che da
noi viene “quasi” sempre fatta) e di sanzionare, oltre agli automobilisti (vero
sigg.ri VV. UU?) anche chi butta i bicchieri di plastica per strada! Senza l’alibi dell’inciviltà altrui ma in
“sinergia” con la parte migliore della cittadinanza!